Sabato 8 novembre a Bitonto per il festival dedicato al grande compositore Raffaele D’Angelo, recital schubertiano con un’inedita perla dedicata a Traetta

1

Concertista in grande ascesa, il pianista lucano Raffaele D’Angelo, classe 1999, perfezionatosi a Imola con Ingrid Fliter e Alessandro Taverna, è il protagonista dell’ultima delle otto «Ri-Letture» inserite nel Traetta Opera Festival. L’appuntamento è per sabato 8 novembre (ore 20.30) nel Teatro Comunale di Bitonto, dove D’Angelo eseguirà tre pagine di Schubert introdotte da una composizione inedita di Davide Dentuti, «Ombre classiche», in sintonia con il progetto «Ri-letture», che prevede per tutti i concerti l’incarico ad un giovane autore di un brano dedicato al «genius loci», grande riformatore del melodramma del Settecento, per un recupero della sua figura attraverso la lente e il linguaggio della contemporaneità.

Una carriera già intensa contrassegnata da esibizioni in luoghi prestigiosi come la Grosser Saal del Mozarteum di Salisburgo e la Philharmonie di Berlino, D’Angelo proseguirà la serata con la Sonata D 664 di Schubert, abbagliante creazione nella sua affascinante ingenuità. Schubert si dedicò intensamente alla forma sonata nel 1818/19, periodo cui si riferisce questa pagina, la cui creazione risale probabilmente all’estate del 1819, quindi più o meno allo stesso periodo del celebre Quintetto «La Trota». E non sorprende che la Sonata D 664 trasmetta una serena sensazione primaverile, pur richiedendo un notevole sforzo tecnico all’interprete.

Nel suo ultimo periodo di vita Schubert scrisse anche una serie di piccoli pezzi per pianoforte, sei Momenti musicali, otto Improvvisi (suddivisi tra op. 90 e op. 142) e Tre pezzi per pianoforte (Drei Klavierstücke), attraverso i quali dimostrò come il pianoforte potesse esprimere in maniera sintetica stati d’animo fugaci attraverso poche pennellate. Gli Improvvisi, dei quali D’Angelo eseguirà il n. 2 dell’op. 90, rispecchiano questo impulso creativo del compositore, così come i Drei Klavierstücke in mi bemolle minore, mi bemolle maggiore e do maggiore raccolti che si ascolteranno in chiusura di serata.

Il botteghino apre mezz’ora prima del concerto.