Sventola bandiera polacca sul concerto della stagione musicale promossa dall’associazione Colafemmina di Acquaviva delle Fonti diretta da Maurizio Matarrese. Sabato 15 novembre, alle 19.30, nella Sala Colafemmina di Palazzo de Mari, è di scena il duo polacco di fama internazionale composto dalla violinista Ludmila Worobec-Witek (ucraina di nascita) e dal pianista Artur Jaron, che insieme rendono omaggio ai grandi compositori del Paese di Chopin, che in questo recital viene celebrato accanto a Paderewski, Wieniawski e Szymanowski.
Concertmaster alla Swietokrzyska Philarmonic Orchestra di Kielce, Ludmila Worobec-Witek svolge un’intensa attività artistica come solista e musicista da camera, per la quale ha anche ricevuto il premio Kielce Award. E con Artur Jaron, anche lui destinatario di diversi riconoscimenti, tra cui l’Award of the Saint Cross Marshall, il Golden Emeryk’s Award e la Brown Cross of Merit-State Award, fa coppia con concerti nelle sale più prestigiose del mondo, inclusa la prestigiosa Carnegie Hall di New York.
Dunque, il recital si aprirà con un trittico di Fryderyk Chopin comprendente le prime due delle quattro Mazurke op. 24 in cui il compositore rielabora ritmi e melodie della tradizionale danza popolare in un’invenzione melodico-armonica di grande ricchezza, e il Grand Valse Brillante op. 34 n.1. Subito dopo si proseguirà con un altro terzetto di brani firmati da un altro compositore polacco e simbolo musicale (al pari di Chopin) della sua nazione, Ignacy Jan Paderewski, considerato l’erede diretto di pianisti compositori come Liszt e Anton Rubinstein. Paderewski fu peraltro primo ministro e ministro degli esteri della Polonia e della sua produzione si ascolteranno la Melodia op. 16 n. 6, il Minuetto op. 14 n. 1 e la Sarabanda op. 14 n. 2.
Altro compositore polacco di punta dell’Ottocento (ma soprattutto virtuoso di violino di un certo calibro), fu Henryk Wieniawski, autore di una trentina di composizioni dedicate esclusivamente al suo strumento, dalla quali si ascolteranno Obertas, Kujawiak e Legende op.17, mentre il finale sarà nel segno di Karol Szymanowski, ampiamente considerata una delle figure più importanti della musica polacca del primo Novecento e ponte tra tardo romanticismo, impressionismo e primo modernismo. Ludmila Worobec-Witek e Artur Jaron gli renderanno omaggio eseguendo la Sonata per violino op. 9 e la Danza dal balletto-pantomima «Harnasie».













