Giovedì 4 dicembre al Teatro Nuovo di Martina Franca “Le emozioni che abbiamo vissuto”, Walter Veltroni racconta l’Italia dagli anni Sessanta ai nostri giorni

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Come siamo cambiati negli ultimi sessant’anni? E come siamo arrivati sino ad oggi? Walter Veltroni racconta il nostro passato più recente nello spettacolo da lui stesso scritto diretto e interpretato dal titolo «Le emozioni che abbiamo vissuto. Gli anni Sessanta, quando tutto sembrava possibile», in programma giovedì 4 dicembre (ore 21.30) al Teatro Nuovo di Martina Franca per il Ghironda Winter Festival sostenuto dal Dipartimento cultura della Regione Puglia.  Prodotto dal Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con Elastica e Retropalco, lo spettacolo ha debuttato in prima nazionale assoluta lo scorso gennaio 2025 prima di toccare le più importanti città italiane.

Walter Veltroni è un grande protagonista della recente storia politica e della cultura italiana che, con questo progetto, ha deciso di mettersi in gioco personalmente restituendo – come dice lui stesso – i momenti più importanti della vita che ha vissuto, salendo sul palco per raccontarsi e raccontare gli ultimi decenni del secolo scorso.

Nelle intenzioni questo sarà un ambizioso percorso di vasto respiro che abbraccerà un lungo arco temporale: dagli anni Sessanta, fino agli anni Duemila, dalla Seicento alle Torri gemelle, un viaggio emozionale e di coscienza condotto decennio per decennio, mettendo al centro il fattore umano e personale come chiave di lettura dei fatti storici.

In compagnia di un testimone privilegiato ritroveremo quello che abbiamo vissuto, ci interrogheremo su come siamo cambiati, attraverso la più semplice e coinvolgente delle forme: il racconto. Un racconto, tuttavia, non cronachistico ma carico di tensione e di emozione, fatto di ricordi individuali che diventano collettivi: non a caso il progetto è stato chiamato «Le emozioni che abbiamo vissuto».

«Gli anni Sessanta. Quando tutto sembrava possibile» è il sottotitolo di questa prima parte del progetto e racconterà appunto gli anni ‘60, partendo dall’Italia confusa e alla ricerca di un’identità degli anni ‘50, passando per il fervore creativo della ricostruzione del paese e descrivendo l’enorme onda di energia creativa e libertà che coinvolse e travolse una generazione di giovani.

Gli anni ‘60 si mostreranno come un decennio fondamentale che si apre sorridendo con Gagarin, Giovanni XXIII e l’atmosfera di Sapore di sale e si chiude con le bombe di Piazza Fontana e lo scioglimento dei Beatles.

Guidati dalla narrazione coinvolgente di Walter Veltroni rivivremo i contrasti violenti e i fatti storici memorabili che hanno lasciato il segno e plasmato gli anni a venire: lo sbarco sulla Luna, gli assassini di Martin Luther King e di John e Robert Kennedy, la guerra in Vietnam e la contestazione giovanile, la Televisione nelle case degli italiani e il Terrorismo…

Un filo rosso di storia personale e familiare terrà insieme e renderà emotivamente coinvolgenti fatti, storie e persone di un decennio indimenticabile.

Contribuiranno a questa grande e affettuosa ricostruzione il ricorso alla cronaca, agli oggetti più usati –diventati proprio a partire dagli anni ’60 oggetti di desiderio consumistico collettivo– alla musica, ai giornali ed alle immagini d’epoca. Le parole di Veltroni saranno accompagnate da una ricca selezione di video e immagini a volte inedite, che saranno parte attiva della scenografia.

Sul palco con Veltroni il giovanissimo e talentuoso pianista torinese Gabriele Rossi, molto amato sui social e rappresentante di una generazione lontanissima da quegli anni, sarà significativamente interlocutore e sponda, non solo musicale, di questo viaggio emozionante nella nostra storia recente.

I biglietti sono disponibili su Vivaticket.