Nuova stagione del Teatro Fava di Modugno: teatro, musica, cinema, incontri letterari e momenti di confronto che si intrecciano in una proposta culturale ricca e trasversale

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Riparte il 30 novembre, per proseguire fino a maggio 2026, la nuova stagione del Teatro Fava di Modugno quest’anno intitolata Diversamente Comici – Terzo Cambi@mento con la direzione artistica di Michele Bia. Un progetto che, anno dopo anno, si è affermato come punto di riferimento culturale per la città nel segno di un teatro capace di affrontare i temi del nostro tempo con leggerezza e profondità, nel solco di una comicità che non si limita a divertire ma che diventa strumento di riflessione.

 

Organizzata da On Stage – Laboratorio delle Arti Sceniche, con il sostegno e il patrocinio del Comune di Modugno e la collaborazione di Presidio del Libro, Ute, Centro Antiviolenza Agar, Fidapa e la Biblioteca Carlo Perrone, la nuova stagione 2025/26 si annuncia come un caleidoscopio di linguaggi: teatro, musica, cinema, incontri letterari e momenti di confronto che si intrecciano in una proposta culturale ricca e trasversale.

 

La stagione prenderà il via, dunque, il 30 novembre con 88 Frequenze di Eliana Rotella, con Antonella Carone diretta da Giulia Sangiorgio: una storia di genio femminile e pregiudizio, che intreccia teatro, memoria e scienza ricordando la figura straordinaria di Hedy Lamarr. A seguire, il 7 dicembre, andrà in scena Zona Paradiso, spettacolo diretto da Michele Bia che rappresenta un affresco ironico e corale su una comunità di condomini e sulle verità nascoste dietro la scomparsa di una giovane donna. Il 14 dicembre sarà la volta di Contrattempi Moderni, divertente monologo di Raffaello Tullo, con la regia di Alberto Di Risio, che mette in scena le nevrosi del quotidiano e le trappole della tecnologia in una casa “intelligente” che finisce per ribellarsi al proprio padrone. Il mese di dicembre proseguirà sabato 20 con Christmas: That Magical Time of the Year, una lettura scenica a cura degli allievi di On Stage – Laboratorio delle Arti Sceniche, che intreccia parole, musiche e canzoni per evocare la magia del Natale, le sue tradizioni e i suoi nuovi significati. Infine, il 23 dicembre, sarà la volta di Il Principe e il Povero, spettacolo del Granteatrino di Pulcinella tratto dal celebre romanzo di Mark Twain, con Anna Chiara Castellano Visaggi e Luca Mastrolitti, per la regia di Paolo Comentale. Una favola teatrale per tutta la famiglia, dove due bambini provenienti da mondi opposti si scambiano la vita imparando a guardare il mondo con occhi nuovi.

 

Il nuovo anno si aprirà l’11 gennaio con la musica e la poesia dei Maltesi – Per la stessa ragione del viaggio –, un intenso tributo a Fabrizio De André nel giorno dell’anniversario della sua scomparsa: una serata di canzoni e narrazioni che renderanno omaggio a uno dei più grandi poeti italiani del Novecento. Il teatro di prosa tornerà protagonista il 25 gennaio con Le intellettuali di Molière, messo in scena dalla compagnia On Stage Produzioni Teatrali -Teatro Fava: un classico che, sotto la lente del presente, riflette sul potere e sull’emancipazione femminile, tra ironia e critica sociale.

 

Il 1° febbraio, invece, sarà la volta di Molto disagio per nulla, spettacolo di Daniela Baldassarra, che racconta con acume e sarcasmo le follie e le nevrosi della società contemporanea, tra chat di gruppo, romanticismi perduti e desiderio di autenticità. Febbraio sarà anche il mese dedicato all’incontro tra cinema e informazione con Il mondo di Pin (22 febbraio), progetto firmato da Mingo De Pasquale e Mauro Dal Sogno, che racconta con delicatezza e umanità la quotidianità di un uomo nello spettro autistico, invitando il pubblico a una riflessione sulla diversità e sulla gentilezza.

 

Marzo si aprirà con due appuntamenti di grande intensità: il 1° marzo, Cirano di Michele Santeramo, un racconto metateatrale in cui il celebre eroe romantico rifiuta di replicare ancora la propria storia e interroga gli spettatori sul senso dell’amore e della libertà; e l’8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, la proiezione del corto Cavalieri Inesistenti e l’incontro con Parisa Shahvand, testimone diretta della condizione femminile in Iran. Un evento che intreccia arte e impegno civile, dando voce a donne che, nonostante tutto, continuano a cercare la luce nella notte. La rassegna cinematografica proseguirà il 29 marzo con La terra delle donne di Marisa Vallone, con Valentina Lodovini, Freddie Fox e Alessandro Haber: una proiezione-evento che vedrà la regista modugnese incontrare il pubblico dopo il film, in un dialogo sulla memoria e sulla forza femminile.

 

I mesi di aprile e maggio, invece, saranno dedicati alle famiglie. Il 12 aprile in scena La favola di Ella, spettacolo di Annamaria Ottomanelli, con Mingo De Pasquale: una storia delicata e profonda che parla ai bambini ma tocca il cuore degli adulti, risvegliando il bambino nascosto in ciascuno di noi. La stagione, infine, si concluderà a maggio con un evento speciale: Totò degli alberi della compagnia Kuziba, scritto e diretto da Bruno Soriato, tratto da Il barone rampante di Calvino. Lo spettacolo andrà in scena nel “teatro più piccolo del mondo”, una struttura di legno che ospita cinquanta spettatori alla volta e trasforma il pubblico in parte viva della rappresentazione.

 

Accanto agli spettacoli, Diversamente Comici rinnova il proprio impegno nella formazione e nella partecipazione attiva, con matinée per le scuole, incontri tematici, presentazioni di libri e laboratori creativi. Un percorso di comunità che vuole superare i confini della scena per farsi spazio di dialogo, crescita e partecipazione.

 

Con queste parole presenta la stagione il direttore artistico, Michele Bia: «Diversamente Comici porta in scena emozioni e storie che rispecchiano il nostro presente e guardano al futuro, con un occhio diverso, leggero, comico capace di arrivare al cuore degli spettatori in maniera profonda e diretta. Spettacoli e autori che concentrano la loro attenzione su temi del mondo contemporaneo, temi interconnessi come la parità e l’uguaglianza, la guerra e l’immigrazione, la povertà e le disuguaglianze sociali, offrendo storie capaci di proporre al pubblico riflessioni sulla condizione umana, sul tempo e sulla storia intesa come patrimonio di esperienza e conoscenza.

L’obiettivo di quest’anno, che coincide un imperativo morale, è quello di tentare di superare il

livello di eccellenza raggiunta nella passata stagione teatrale. E allora vi invitiamo a seguire gli spettacoli in programma e a continuare con noi questo viaggio sempre alla ricerca di un teatro totale, inclusivo che supera le barriere dell’età, delle esperienze e delle differenze culturali ed è capace di offrire al pubblico un momento di condivisione autentica.»

 

Il Sindaco di Modugno, Nicola Bonasia, sottolinea: «C’è un modo di ridere che fa pensare, che insegna quanto la leggerezza possa essere una forma nobile di intelligenza e che ricorda come il teatro resti lo spazio in cui la vita si riflette senza giudizi, ma con verità. Con Diversamente Comici, il Teatro Fava torna ad accendere le luci su storie che parlano del nostro tempo: la ricerca di uguaglianza, le differenze che ci arricchiscono, le ferite della guerra e le disuguaglianze sociali che ci interrogano ogni giorno. Tutto raccontato con il linguaggio più umano e diretto che esista, quello dell’ironia. È una rassegna che sceglie di restare popolare e profonda, di aprire il sipario a un teatro che accoglie tutti, che fa pensare senza appesantire, che unisce generazioni e sguardi. Una stagione che, ancora una volta, vuole essere il cuore pulsante della cultura modugnese: viva, inclusiva, appassionata.»

 

L’Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Antonio Alfonsi, aggiunge: «L’emozione generata dalle luci teatrali che da soffuse si dissolvono, ecco quell’attimo lì, ogni qualvolta accade e lo vivo suscita un sussulto; che si spegne all’accensione degli occhi di bue che irradiano la scena ed invitano a seguire l’illuminato attraverso il fascio radioso in un percorso magico, perché il teatro è meraviglia, stupore, colpi di scena, bocca aperta, passione, inclusione. Racchiude tutto ciò che siamo: i nostri sogni, le nostre sconfitte, le nostre vittorie, le nostre paure, le nostre convinzioni, le nostre storie, dove tra una lacrima ed un sorriso ci permette di vivere appieno la nostra esistenza nelle sue differenze ed in tutte le sue contraddizioni. Ci permette di essere attori in prima linea chiamati a sorridere sempre alla vita e a solleticarla di rimando. E se l’avremo fatta ridere saremo stati bravi, anche se diversamente comici.»