Cinque concerti a ingresso libero nelle chiese di Molfetta, Giovinazzo e Bisceglie, dal 13 al 23 dicembre. È il Natale in musica del Capotorti Music Festival con «Melodie di Speranza», protagonisti i soprani Maria Anna Misuriello e Camilla Di Fonzo, il Coro polifonico e il Quartetto d’archi «Luigi Capotorti» e il pianista Vito della Valle di Pompei. Dirigerà Nicola Petruzzella, che è anche direttore artistico del festival intitolato al grande compositore molfettese vissuto a cavallo tra Sette e Ottocento. Il minitour parte il 13 dicembre (ore 20) dalla Cattedrale di Molfetta e prosegue il 14 dicembre (ore 19.30) nella Parrocchia San Domenico di Giovinazzo. Si tornerà a Molfetta il 21 dicembre (ore 20), nella Parrocchia San Pio X, per una serata realizzata con l’Unitalsi in ricordo di Maria Mastrorilli, figura carismatica del volontariato regionale, da tutti conosciuta come «Zia Maria», cui l’intero ciclo di concerti è dedicato. Il 22 dicembre (ore 20), ci si sposterà nella Parrocchia Santa Maria di Costantinopoli di Bisceglie e si chiuderà il 23 dicembre (ore 20) nella Basilica Madonna dei Martiri di Molfetta.
Il programma intreccia pagine della tradizione sacra e popolare, brani antichi e moderni, fino a celebri melodie internazionali. Si spazia dall’intenso «Pace a voi» di Petruzzella ai canti del «Laudario di Cortona», da Mozart a Mascagni, dall’«Adeste fideles» nell’arrangiamento di David Willcocks ai classici natalizi «The Little Drummer Boy», «War Is Over» e «Feliz Navidad». Ma non mancheranno atmosfere più brillanti, tra valzer viennesi e un omaggio alla tradizione locale con «La santa allegrezza».
«In un tempo che chiede lumi di pace e gesti di fraternità, la musica torna ad essere linguaggio universale e ponte tra le persone con un ciclo di concerti che vuole essere un invito a ritrovare, attraverso la bellezza del canto e dell’armonia, quella speranza che illumina i giorni del Natale e che accompagna i nostri passi nel nuovo anno», dice Vito Giovanni Maria Mastrorilli, presidente dell’associazione Luigi Capotorti. «Ogni brano – aggiunge – è stato scelto come luce e simbolo dentro un percorso musicale che vuole donare serenità, bellezza e soprattutto speranza, affinché l’abbandono all’ascolto possa risvegliare emozioni e ricordi con un messaggio di gioia condivisa».
L’ingresso a tutti i concerti è libero.













