Un viaggio musicale tra culture, danze e suggestioni da ogni parte del mondo. È questo lo spirito di «Un violino in valigia», il concerto-aperitivo in programma domenica 21 dicembre, alle ore 11.30, nel Teatro Niccolò van Westerhout di Mola di Bari, nell’ambito delle stagioni dell’Agìmus dirette da Piero Rotolo. Di scena, Walter Folliero (violino) e Vito Cofano (pianoforte), musicisti di grande esperienza la cui esibizione verrà preceduta dal Duo Solaris formato da Viktor Nedvyha (fisarmonica) e Anzhelika Kaliuzhna (pianoforte), a loro volta protagonisti dell’OpenConcert.
Folliero e Cofano daranno vita a uno spettacolo dal carattere brillante e coinvolgente, capace di parlare a un pubblico eterogeneo grazie alla forza evocativa della musica. Tra i poteri più affascinanti della loro proposta artistica c’è quello di evocare luoghi lontani, stimolare l’immaginazione e risvegliare la memoria musicale dell’ascoltatore. In questo recital la valigia diventa pertanto metafora sonora attraverso la quale il dialogo tra violino e pianoforte, arricchito da colori e timbri diversi, si propone di condurre il pubblico in un viaggio musicale intorno al mondo, attraversando tradizioni, danze popolari e celebri melodie.
Il programma presenta un repertorio ampio e variegato, che accosta pagine celebri della musica colta e popolare a brani presentati in arrangiamenti originali, alcuni dei quali in prima esecuzione. Accanto a incroci tra tradizione pugliese e repertorio classico, con un medley tra la Tarantella di Cerignola e la Giga dalla Sonata n. 1 di Vivaldi, e pagine di autori di fama internazionale come Piazzolla (Oblivion e Libertango), Bartók (Dane popolari rumene), Massenet (Thais), Kosma (Autumn Leaves) e Theodorakis (Sirtaki), oltre a un celebre motivo come la «Ciarda» di Vittorio Monti e al tradizionale ebraico «Hava nagila», trovano spazio anche due giovani compositori italiani, Luigi Scarpa con «Metamorphosis» e Matteo Cocca (in arte Tom Tea) con «Di colore africa/Echi estremorientali» da «Pentakosmos», a testimonianza di un dialogo vivo tra tradizione e contemporaneità.













