Presentato “Brucaliffo”, il progetto sperimentale che propone un percorso educativo e riabilitativo in favore di 24 minori con autismo

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È stato presentato ieri mattina alla stampa il progetto “Brucaliffo”, un percorso sperimentale di carattere educativo e riabilitativo destinato a 24 minori con autismo per offrire strumenti concreti e personalizzati finalizzati a potenziare abilità cognitive, relazionali ed espressive di ciascuno.

Brucaliffo è il nome del celebre personaggio di “Alice nel Paese delle Meraviglie”: un bruco saggio e stravagante che non dà mai risposte dirette ma stimola Alice a trovare da sola la propria strada.

Proprio come il bruco del romanzo di Carroll, gli operatori educativi coinvolti nel progetto che il Comune di Bari si accinge a realizzare in collaborazione con la società cooperativa sociale Occupazione e Solidarietà non imporranno soluzioni ma offriranno strumenti concreti e personalizzati per aiutare ognuno dei beneficiari coinvolti a crescere a sviluppare le proprie capacità affrontando le diverse sfide quotidiane.

Destinatari del progetto sono 24 minori con autismo, individuati dai Servizi sociali, divisi in base alle due fasce d’età di riferimento: 6-12 anni 13-17 anni. Al loro fianco lavoreranno 12 educatori ABA, 1 coordinatore e 2 ausiliari sotto la supervisione di uno psicologo psicoterapeuta e un counselor.

Le attività progettuali, che mirano a potenziare le capacità cognitive, relazionali ed espressive dei bambini/e e ragazzi/e coinvolti, si terranno nell’arco di 11 settimane a cavallo tra il 2025 e il 2026, nei periodi di chiusura delle scuole durante le festività di Natale e Pasqua e poi, ancora, dal lunedì al venerdì dal 15 giugno al 31 luglio. Gli spazi destinati ad accogliere le attività sono quelli di Casa Pandora (via Napoli 393) e Piccolissimi (corso Alcide de Gasperi 320).

Le famiglie dei minori saranno coinvolte attivamente attraverso momenti di confronto, formazione e supporto.

“Ho partecipato a tantissime conferenze stampa – ha esordito Elisabetta Vaccarella – ma quella di oggi ha per me un sapore particolare. Innanzitutto perché stiamo presentando, a pochissimi giorni dal Natale, che è la festa più amata dai bambini, un’iniziativa dedicata ai più fragili fra i bimbi.

Ma la ragione è anche un’altra: oggi stiamo dimostrando concretamente che la politica, quelal che vuole essere  accanto ai più fragili, agli ultimi, non ha colori né appartenenza.

Questa iniziativa nasce, infatti, da un emendamento che è stato presentato in sede di approvazione del bilancio dai consiglieri Romito, Amoruso e  Patruno. Partendo dal loro emendamento, abbiamo ideato e avviato insieme questo bellissimo progetto: per farlo ci siamo confrontati, per individuare insieme il modo migliore per essere di supporto a questi bimbi e elle loro famiglie nei prossimi 2 anni,

Le iniziative dedicate partiranno da lunedì prossimo e si terranno nel periodo di Natale, di Pasqua e durante le vacanze estive, sia nel 2025 che nel 2026.

Ringrazio i consiglieri presenti come pure la presidente della Commissione consiliare Welfare e Pari opportunità Nicla Milone e, ovviamente, la cooperativa sociale Occupazione Solidarietà, cui è stato affidato il progetto”.

“Ci tenevo ad essere qui per  ringraziare l’assessora e la ripartizione Servizi alla persona – ha sottolineato Valeria Amoruso – per la nascita effettiva di questo progetto che, come gruppo, abbiamo fortemente voluto, presentando un emendamento in sede di approvazione di bilancio. Un approccio dettato dalla volontà di aiutare le famiglie che hanno quotidianamente  a che fare con i disturbi dello spettro autistico e che, nei periodi che per altri sono di vacanza, si trovano a vivere  difficoltà ancora maggiori.

Non posso che condividere la considerazione di Elisabetta Vaccarella: questo tipo di iniziative non ha e non deve avere alcun colore politico.

Per questo seguiremo con attenzione l’andamento del progetto, nell’auspicio che possa proseguire anche in futuro”.

“Mi associo ai ringraziamenti della collega Amoruso – ha proseguito Carlo Patruno – e colgo l’occasione per ringraziare anche il consiglio comunale che in questa circostanza  ha mostrato grande sensibilità rispetto ai bisogni dei minori con spettro autistico e delle loro famiglie, cui auguriamo di trascorrere delle festività serene anche grazie al supporto degli operatori di Brucaliffo”.

“Questo progetto risponde a una visione politica importante – ha concluso Giuseppe Moretti, presidente di Occupazione e solidarietà – perché quando si parla di bambini autistici non solo si parla di bambini che  hanno delle difficoltà ma soprattutto di genitori che incontrano grossi ostacoli nella gestione quotidiana dei propri figli.

Un problema, è bene dircelo,  che non diminuisce ma aumenta sempre più con il passare del tempo, ed è questa una delle ragioni per cui  la nostra cooperativa lavora su più fronti per essere concretamente di supporto ai minori autistici e ai loro familiari,

Come il Brucaliffo di Alice, intendiamo questo progetto non tanto per indicare soluzioni quanto per offrire strumenti per la crescita e l’autonomia dei minori coinvolti, con l’obiettivo di aiutarli a migliorare il proprio percorso di vita grazie al lavoro di operatori esperti e qualificati ABA.

Per questo vorrei sottolineare che il Comune di Bari non ha affidato semplicemente  un progetto ma, di fatto, ha affidato dei minori fragili  a dei professionisti affidabili, con l’obiettivo di fare la differenza a supporto del  futuro delle persone più fragili”.

Il progetto si articola in tre fasi: l’accettazione delle istanze, la presa in carico dei minori, a seguito di colloqui individuali e di gruppo con le famiglie, e la redazione di un piano di intervento individualizzato che indichi obiettivi specifici da raggiungere sia a casa sia nei contesti educativi di riferimento.

Di seguito le aree di intervento previste:

·        Autonomia personale (igiene personale, educazione civica, cucina e cura dell’ambiente domestico, gestione del denaro e dei compiti scolastici

·        Attività espressive (disegno, pittura, scultura: teatro e fotografia; giardinaggio)

·        Attività ludiche (giochi di gruppo e sport di squadra; attività in collaborazione con realtà territoriali)

·        Attività motorie (educazione corporea e schemi motori; partecipazione a sport strutturati quali calcio, nuoto, danza)

·        Life skills (manipolazione di materiali quali argilla, pasta di sale, materiali di riciclo; progetti creativi per migliorare autostima e decoro degli spazi; attività per la regolazione emotiva, l’attenzione, la concentrazione

·        Psicomotricità di gruppo (percorsi motori con giochi simbolici e cooperativi, attività con dadi, cerchi, palloncini, gioco dell’oca)

I minori coinvolti saranno dunque accompagnati dai “brucaliffi” del progetto lungo un percorso fatto di scoperte, autonomia e crescita, con la costante presenza delle famiglie e della comunità scolastica e territoriale