La terza edizione di “FEMINA – La mia voce è il mondo intero” prende il via giovedì 30 ottobre al Castello Volante di Corigliano d’Otranto, trasformando il maniero in un laboratorio di voci, incontri e creatività. La giornata inaugurale sarà dedicata alla forza corale delle donne e al valore della memoria collettiva.
Ad aprire la rassegna, alle ore 16, il laboratorio Coro a Coro, guidato da Rachele Andrioli, che accoglierà i partecipanti da tutta Italia in un percorso di esplorazione della voce e del canto comunitario.
A partire dalle ore 19:30 prenderanno il via gli eventi aperti al pubblico con un incontro corale dal grande valore simbolico e umano: il Coro delle Mondine di Porporana e le Tabacchine del Salento si incontrano per la prima volta, insieme a Rachele Andrioli & Coro a Coro, in una serata di canti, memoria e condivisione. Una festa di benvenuto e, insieme, un momento simbolico di dialogo tra culture e generazioni, tra Nord e Sud, tra voci di lavoro e di libertà: un intreccio di memorie contadine che diventa canto collettivo, rito e testimonianza viva.
L’incontro tra le Mondine e le Tabacchine segna l’avvio di un viaggio che attraversa l’Italia e la storia, unendo generazioni e culture. È un omaggio alle donne che hanno lavorato, cantato e lottato, trasformando la quotidianità in memoria collettiva.
Come sottolinea Rachele Andrioli, direttrice artistica di Femina:
“Le loro voci ci ricordano che ogni gesto di cura e di lavoro, ogni canto, è un atto politico. L’incontro tra Mondine e Tabacchine è un abbraccio tra due Italia, un modo per restituire valore alla voce delle donne come patrimonio comune.”
Le Mondine di Porporana
Custodi di una tradizione che affonda le radici nel lavoro nei campi e nelle lotte per i diritti, le Mondine di Porporana hanno fatto della voce uno strumento di memoria e consapevolezza. La loro missione è recuperare e divulgare il canto popolare come espressione culturale dei sentimenti, delle aspirazioni, delle sofferenze e delle rivendicazioni dei popoli, con particolare attenzione al mondo delle donne. Il loro repertorio spazia dai canti storici, della Grande Guerra e della Resistenza, ai canti del lavoro e dell’emigrazione, fino ai canti sociali, politici e contro la violenza di genere. Un patrimonio di suoni e parole che continua a parlare di uguaglianza, libertà e diritti.
Le Tabacchine del Salento
Dal cuore del Sud, le Tabacchine del Salento – rappresentate da Rita Bolognese e Teresa Chiriatti (Le Ngracalate), Rosaria Gaballo (Le Sorelle Gaballo) e Adriana Spagnolo, cantatrice madrelingua grika – portano le voci delle donne che lavoravano nei campi di tabacco, tra sacrificio, forza e poesia. Attraverso gli antichi canti popolari, rievocano un passato fatto di fatica e di coraggio, ma anche di amore per la propria terra e per la comunità. Le loro storie parlano di memoria, appartenenza e dignità: un’eredità che si rinnova ogni volta che la voce si fa canto.
Gli spazi del castello ospiteranno, inoltre, l’apertura della mostra “Nel mirino della memoria. Ritratti di giornaliste uccise in Palestina” di Gianluca Costantini, curata da Donne per la Palestina, e la presentazione del video, nato dalla collaborazione con Fondazione Sylva, “Voci del Bosco” ideato e diretto dal fotografo Daniele Coricciati sul brano “De Finibus Terrae” di Rachele Andrioli, girato nel bosco che Sylva ha piantato nei terreni colpiti da xylella della Fondazione Le Costantine.













