Venerdì 21 novembre (ore 20:45 | ingresso con tessera e contributo associativo) da Nasca – il teatro in via Siracusa 28 a Lecce con Il fratello di mio fratello prosegue la sezione dedicata alla prosa di Unica – Ancora un sogno. Scritto, diretto e interpretato da Silvia Bazzini, il monologo ha conquistato il Contest Solitariə 2025, dedicato ad artiste e artisti che lavorano in solitaria e impegnati nella sperimentazione dei linguaggi scenici. La seconda edizione ha raccolto oltre quaranta proposte da tutta Italia, confermando l’attenzione dello spazio sociale e culturale per le nuove voci della scena contemporanea e per una ricerca teatrale essenziale, libera da artifici.
LO SPETTACOLO
Il fratello di mio fratello intreccia la potenza della parola con la fisicità del gesto, dialogando con il teatro contemporaneo e le pratiche performative. Movimento, corpo e vocalità creano una relazione immediata ed emotiva con il pubblico, grazie a un linguaggio essenziale e senza filtri che affronta le complessità delle relazioni familiari e dei percorsi di accettazione. Il corpo dell’attrice diventa lo strumento primario del racconto: attraversa personaggi, emozioni e passaggi psicologici, trasformando la presenza scenica in materia narrativa. Per la prima volta, Silvia Bazzini si assume integralmente la responsabilità del progetto come autrice, interprete e regista, dando forma a una ricerca artistica personale e coerente. Il fratello di mio fratello è un’indagine intima e non lineare sulla funzionalità socio-emotiva della famiglia contemporanea e su come precarietà e continui cambiamenti segnino la crescita di un individuo.
CONTEST SOLITARIƏ
Venerdì 9 gennaio andrà in scena anche Piove sempre sul pettinato di e con Silvia Gandolfi per la regia di Danny Bignotti (Premio del pubblico – Contest Solitariə 2025). Un vortice tragicomico di pensieri, autocritiche, ricordi, aspettative, sogni e risate amare, in cui una donna si racconta – con sincerità disarmante – attraverso il proprio corpo, le proprie parole, le proprie rovine quotidiane. Sabato 16 e domenica 17 maggio, poi, arriveranno le due serate finali della terza edizione del contest. Dopo una selezione a cura di una giuria di esperti e un gruppo di spettatori, le proposte più interessanti “vinceranno” lo spazio teatrale di Nasca per quindici giorni per la produzione dello spettacolo e due repliche nella stagione 2026/2027.
UNICA – ANCORA UN SOGNO
Diretta da Ippolito Chiarello e Barbara Toma, organizzata in sinergia con numerose realtà del territorio, con il supporto delle socie e dei soci, il contributo del Comune di Lecce e della Fondazione AMI – Alta Mane Italia, e grazie ai fondi dell’Otto per mille luterano, la quarta stagione di Nasca – il teatro proporrà fino al 31 maggio un ampio programma di laboratori, musica, teatro, danza, arte, cinema, spettacoli per ragazze e ragazzi e molte altre attività dedicate alle famiglie e alla comunità.
ALTRI APPUNTAMENTI DI PROSA
Venerdì 19 dicembre non poteva mancare una replica di Oggi Sposi, fortunato spettacolo di Ippolito Chiarello, accompagnato al pianoforte da Luigi Bubbico, per la regia di Maria Cassi, che, andato in scena per la prima volta il 15 dicembre 2002, continua a mietere successi e consensi tra pubblico e critica. Sul palco di Nasca approderanno poi Stracci. Contro l’uomo medio di e con Vittorio Continelli di Mowan Teatro, monologo ispirato a La ricotta di Pier Paolo Pasolini, che riflette sull’uomo medio, ieri e oggi, svelandone la stessa miseria morale e l’incapacità di riconoscersi nel dolore degli ultimi (venerdì 23 gennaio); Biscotti bigusto di e con Arianna Gambaccini, che racconta, con intensità e ironia, il confine sottile tra vittima e carnefice, la pressione sociale del “perbenismo” e la violenza nascosta nei legami familiari e comunitari (venerdì 6 marzo); (s)Permaloso di e con Antonello Taurino, spettacolo comico, scritto con Carlo Turati, non solo sull’infertilità maschile ma anche sul senso ultimo della paternità (venerdì 21 marzo); Lotteria degli stereotipi con Chiara Renzi, un gioco ironico ispirato a Girls Will Be Girls di Emer O’Toole per riflettere sugli stereotipi di genere e sui ruoli imposti fin dalla nascita, tra bellezza, famiglia, regali e corpi, con Aristotele come giudice inatteso (venerdì 24 aprile); per concludere con Ballata numero zero di Veronica Mele, liberamente ispirato a Ballando con Cecilia di Pino Roveredo, narra la vita di Cecilia e di altri “dimenticati” di un ex manicomio, trasformando dolore e solitudine in un atto poetico di memoria, umanità e dignità ritrovata (venerdì 15 maggio).













