Al Teatro Politeama Greco di Lecce va in scena “Carmen” di Georges Bizet

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Foto di Claudio Longo

LECCE – Dopo giorni di prove, si alza il sipario sul nuovo allestimento di “Carmen”, in scena sabato 19 ottobre alle ore 20.45 al Teatro Politeama Greco di Lecce (con replica domenica 20 ottobre alle ore 18). Grande attesa per la Stagione Lirica «Opera in Puglia», finanziata dall’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia e prodotta dall’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES, sotto la Direzione Artistica di Giandomenico Vaccari e il Coordinamento Artistico di Maurilio Manca, che inaugura il cartellone con uno dei titoli più amati dal pubblico.

Capolavoro di Bizet e del teatro musicale di tutti i tempi, Carmen, andò in scena per la prima volta all’Opéra-Comique il 3 marzo 1875. In rapporto con la novella di Prosper Mérimée, da cui la vicenda è tratta, varie sono le modifiche apportate dai librettisti Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Lo stesso Bizet intervenne direttamente nel libretto, scrivendo anche le parole della celebre Habanera “L’amour est un oiseau rebelle”. Alla base dell’opera lirica di Bizet, opéra-comique in quattro quadri, c’è una storia di amore, di passione e di gelosia che finisce con la morte di Carmen che, dopo aver sedotto Josè, lo abbandona per seguire Escamillo. C’è un’altra donna, Micaela, che vorrebbe diventare la moglie di Josè, anche per volere della madre di lui che sta per morire. Alla fine della storia Carmen e Josè si incontrano a Siviglia, ma la donna non vuole seguire Josè e lui la pugnala uccidendola.

Il nuovo allestimento di Carmen, innovativo e con effetti cinematografici, porta la firma di Giandomenico Vaccari per la regia. «Sono partito da un libro scritto nel 1985 da Franco Fornari, Carmen Adorata. Psicoanalisi della donna demoniaca. Le prime due parole sono di Don Josè dopo aver ucciso la protagonista, il resto è l’intento dello scrittore. Lo spettacolo prenderà l’avvio dalle pagine di Fornari che costruiscono un percorso dettagliato della ineluttabile diversità fra universi maschili e quelli femminili, fra visioni incompatibili dell’amore e della violenza, e si svilupperà poi autonomamente guardando tutto l’accadere con gli occhi sia della protagonista che di tutti gli attori del dramma», si legge nelle note di regia di Giandomenico Vaccari.

Un’altra novità portata in scena sono le immagini multimediali a cura di Leandro Summo. La multimedialità, nella nuova messa in scena, diventa un ulteriore racconto dell’opera, a volte con immagini reali, come quelle di Plaza de Toros, altre simboliche o legate alla sfera dell’inconscio e al monologo interiore dei personaggi. L’allestimento è arricchito dalle coreografie di Elisa Barucchieri, con la ResExtensa Dance Company, e le scenografie di Pier Paolo Bisleri.

Nel ruolo della protagonista (Carmen), debutta a Lecce il mezzosoprano Annunziata Vestri, da quindici anni l’eclettica artistica, con spiccate doti attoriali, calca i maggiori teatri internazionali spaziando nel belcanto da Verdi a Puccini. Don José è il tenore Rubens Pelizzari, noto nel panorama internazionale per la naturale e caratteristica brunitura della voce, la prestanza scenica e un fraseggio spontaneamente musicale. Il baritono rumeno Stefan Ignat è Escamillo, pluripremiato in Italia e all’estero con all’attivo un vasto repertorio. Micaela è interpretata dal soprano lirico brindisino Angela Nisi, apprezzata Musetta ne La bohème della scorsa edizione di Opera in Puglia. Completano il cast: Luca Bruno (Moralès), Giuseppe Esposito (Dancairo), Andrea Schifaudo (Remendado), Federico Benetti (Zuniga), Antonella Colaianni (Mercedes), Alessia Thaïs Berardi e Gloria Giurgola (Frasquita). Il Coro e il Coro di voci bianche “Opera in Puglia” sarà diretto da Emanuela Aymone. Sul podio, torna a dirigere l’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES il maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, apprezzato direttore d’orchestra in numerose produzioni liriche italiane e internazionali.