Negroponte e Di Modugno tra musica e parole all’insegna dell’anima

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TRIGGIANO (Bari) – Sabato 11 marzo a Palazzo Rubino di Triggiano l’associazione Al Nour proporrà un nuovo appuntamento del Ya Salam Festival, con lo spettacolo “Song’s of soul” di Luciana Negroponte e Vito Di Modugno incentrato sulla musica dell’anima, il soul.

Musica e racconti si alterneranno all’interno di un percorso musicale che parte dai brani della tradizione gospel, quindi Mahalia Jackson, per poi passare ad Aretha Franklin, Etta James e tanti altri che hanno dato lustro alla soul music fino agli anni ’80. Oltre alla canzone, il racconto sarà un elemento principale di questo spettacolo musicale.

Mi piace molto raccontare delle vite degli artisti – spiega la cantante Luviana Negroponte – e spiegare il perché abbiano interpretato determinati brani e perché hanno scelto quei testi. Tra le tante storie quella di Tina Turner credo che sia la più interessante, quella di una donna che a quarant’anni si è ribellata al suo carnefice e ha trasformato una sofferenza in energia positiva tanto da divenire una superstar”.

La voce e le parole di Luciana Negroponte, artista carismatica ed emozionante dal timbro black, si fonderanno con i suoni di Vito Di Modugno, organista, pianista e bassista, eletto per tre anni di seguito tra i migliori dieci organisti al mondo dalla prestigiosa rivista americana “Downbeat”. Già in tenera età si è avvicinato alla musica grazie a suo padre Pino, noto fisarmonicista. Si è diplomato in seguito in pianoforte e in musica jazz ed è stato pluri-vincitore del “Jazzit Awards” come miglior organista italiano.  Nel 2017 ha pubblicato il suo lavoro discografico “My Pictures At An Exhibition” che è risultato tra i migliori dieci dischi pubblicati in Italia.

Insieme i due collaborano già da tempo, con spettacoli che trattano sempre questi generi musicali, sempre con una parte di narrazione, ma che comunque non sono mai uguali.

“Ogni concerto è diverso, perché la musica è uno spazio libero, quindi ogni concerto ha qualcosa di nuovo che accade. Non c’è niente di prescritto, tranne l’armonia di base di ogni brano. Poi sopra questo può accadere qualunque cosa. Un ruolo importante lo ricopre proprio il pubblico, con la sua energia”.