Orsara, visite al complesso abbaziale e alla Grotta di San Michele

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ORSARA DI PUGLIA (Foggia) – Fino al prossimo 29 settembre, tutti i giorni dalle 9 alle19, fedeli, turisti e viaggiatori potranno accedere liberamente a quella che un tempo fu l’Abbazia Sancti Angeli de Ursaria, risalente al XII secolo, fondazione spagnola dell’ordine benedettino-cistercense. All’interno del complesso abbaziale di Orsara di Puglia, sarà possibile ammirare anche l’antichissima Grotta di San Michele e la statua dell’Arcangelo, opera barocca di gusto spagnolo, risalente alla seconda metà del 1700. Qualora si voglia fare una visita con l’ausilio di una guida turistica, ci si può rivolgere alla Pro Loco di Orsara di Puglia chiamando il 353.3998020. In ogni caso, il complesso abbaziale è ugualmente fruibile per una visita, un momento di preghiera, una passeggiata alla scoperta di uno dei luoghi più belli del ‘paese dell’Orsa’.

Proprio la valorizzazione di questo luogo di fede, storia e spiritualità è al centro del protocollo d’intesa ufficialmente sottoscritto e condiviso dal Comune di Orsara di Puglia e dalla Parrocchia Sant’Angelo e San Nicola. L’accordo ha l’obiettivo di valorizzare la conoscenza del culto di San Michele, i suoi luoghi e significati, e la realizzazione di un calendario di eventi che promuova un’offerta culturale di elevata qualità e di richiamo nazionale e internazionale, ma anche iniziative finalizzate a creare collaborazioni e partnership con Enti, Fondazioni e Associazioni impegnate nella promozione della cultura e della pace. Si intende, inoltre, promuovere il patrimonio storico-artistico di Orsara di Puglia e del suo territorio, incrementandone la visibilità e la fruizione turistica.

L’Abbazia, detta anche “dell’Annunziata”, è la prima storica costruzione che appare alla vista di chi raggiunge Orsara giungendo dalla vicina città di Troia. Il complesso, immerso nel verde, comprende anche la Chiesa di San Pellegrino. Uno degli elementi più importanti del sito è costituito proprio dalla Grotta di San Michele. Si tratta di uno tra i luoghi di culto più importanti e antichi del Mezzogiorno d’Italia. Vi si accede attraverso la cosiddetta “scalinata santa”. All’interno si trovano iscrizioni latine e i graffiti lasciati dai pellegrini che vi facevano tappa nel cammino per raggiungere il più noto Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo e da lì la Terrasanta. L’interno è formato da un’unica navata irregolare. Sul fondo è posto l’altare, che dal 7 maggio al 29 settembre accoglie la statua di San Michele altrimenti custodita dalla Chiesa Madre.